I pazienti con carcinoma renale localmente avanzato rappresentano un sottoinsieme che può trarre beneficio dalla dissezione linfonodale retroperitoneale.
Sono stati identificati i predittori clinici preoperatori di linfonodi positivi in pazienti con carcinoma a cellule renali, senza metastasi a distanza, sottoposti a dissezione linfonodale retroperitoneale.
Sono stati analizzati retrospettivamente i dati di una coorte di 1.270 pazienti con carcinoma a cellule renali cTany Nany M0 trattati in un unico Centro dal 1993 al 2012.
Sono stati determinati i predittori preoperatori di linfonodi patologicamente positivi nei pazienti che hanno subito dissezione linfonodale retroperitoneale, è stata prevista la probabilità di metastasi linfonodali ed è stata stimata la sopravvivenza complessiva, cancro-specifica e libera da recidiva.
Sono stati identificati 1.270 pazienti con carcinoma a cellule renali senza metastasi a distanza che hanno subito ( n=564 ) o non hanno subito ( n=706 ) dissezione linfonodale retroperitoneale.
Dei 564 pazienti, 131 ( 23% ) e 433 ( 77% ) avevano malattia pN1 e malattia pN0, e 60 ( 37% ) e 29 ( 7.2% ) avevano malattia cN1pN0 e malattia cN0pN1, rispettivamente.
ECOG PS, fase cN, sintomi locali e lattato deidrogenasi sono stati associati con metastasi linfonodali all’analisi multivariata.
Le differenze di sopravvivenza complessiva, cancro-specifica e libera da recidiva tra i casi pNX, pN0 e pN1 sono risultate statisticamente significative ( P minore di 0.001 ).
In conclusione, sintomi locali, ECOG PS, stadio cN e lattato deidrogenasi sono stati predittori indipendenti di metastasi linfonodali in pazienti sottoposti a dissezione linfonodale retroperitoneale.
Il nomogramma predittivo che ha utilizzato questi fattori ha mostrato eccellenti discriminazione e calibrazione. ( Xagena2015 )
Babaian KN et al, J Urology 2015; 193: 1101-1107
Uro2015 Nefro2015 Onco2015