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Gemcitabina, Carboplatino e Bevacizumab nei pazienti con carcinoma uroteliale avanzato, metastatico e non-resecabile


Benché Gemcitabina ( Gemzar ) e Carboplatino ( Paraplatin ) ( GCa ) siano un’opzione standard per i pazienti con carcinoma uroteliale avanzato non-idonei a Cisplatino, gli esiti restano non-favorevoli.

Uno studio ha valutato efficacia e sicurezza di Bevacizumab ( Avastin ) con Gemcitabina e Carboplatino nel tumore uroteliale avanzato.

Pazienti con performance status di Karnofsky tra 60% e 70%, clearance della creatinina inferiore a 60 mL/min, metastasi viscerali o rene solitario sono risultati eleggibili per lo studio, e hanno ricevuto una dose di partenza di Bevacizumab di 10 mg/kg seguita 2 settimane più tardi da Gemcitabina 1000 mg/m2 nei giorni 1 e 8 e Carboplatino con target AUC di 5.0 o 4.5, e Bevacizumab 15 mg/kg al giorno, 1 ogni 21 giorni per 6 cicli.

I pazienti che avevano raggiunto almeno la malattia stabile hanno continuato il trattamento con Bevacizumab 15 mg/kg ogni 21 giorni per altri 18 cicli.

Lo studio è stato disegnato con una potenza adatta a individuare un miglioramento del 50% nella sopravvivenza mediana libera da progressione su un controllo storico.

Sono stati arruolati nello studio 51 pazienti di età mediana 67 anni.

Venti ( 39% ) pazienti sono andati incontro a tossicità di grado da 3 a 4 e 10 ( 20% ) hanno avuto eventi tromboembolici ( trombosi venosa profonda o embolia polmonare ).

Quattro pazienti hanno ricevuto 1 o un numero inferiore di cicli di terapia; pertanto la valutazione degli esiti ha interessato 47 pazienti.

In totale, 23 ( 49% ) pazienti hanno raggiunto una risposta ( 3 complete; 20 parziali ) e 11 hanno mostrato malattia stabile.

La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 6.5 mesi; la sopravvivenza mediana libera da progressione è risultata maggiore nel gruppo Carboplatino AUC 5.0 ( P=0.04 ).

La sopravvivenza generale mediana è stata di 13.9 mesi.

In conclusione, i valori di sopravvivenza mediana libera da progressione non hanno raggiunto il valore predefinito considerato sufficiente per ulteriori studi.
La sopravvivenza generale mediana è risultata superiore all’atteso. ( Xagena2013 )

Balar AV et al, J Clin Oncol 2013; 31: 724-730

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