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La sorveglianza rappresenta l’opzione più sicura per il cancro alla prostata a basso rischio


Tra gli uomini il cui tumore alla prostata a basso rischio è stato gestito mediante sorveglianza attiva fino a 15 anni, solo l’1.5% è deceduto per malattia tumorale.
Questo risultato è simile al risultato osservato in uomini i cui tumori erano stati trattati immediatamente.

Un totale di 993 uomini con tumori a rischio basso o intermedio sono stati arruolati nella sorveglianza attiva tra il 1995 e il 2013.
Più di 200 di queste persone sono state tenute sotto osservazione per più di 10 anni e 50 per più di 15 anni.

Solo il 27% degli uomini è stato trattato per i loro tumori. 149 uomini sono morti, ma solo 15 sono deceduti per cancro alla prostata. Tutti gli uomini morti per tumore avevano malattia metastatica.
Altri 13 pazienti presentavano metastasi ma sono morti per cause diverse dal carcinoma alla prostata.

In generale, meno del 3% ha sviluppato cancro metastatico, che è simile al tasso di metastasi in un altro studio con uomini con malattia a basso rischio che sono stati trattati immediatamente.

Negli ultimi anni, la sorveglianza attiva è diventata la strategia primaria di gestione per gli uomini con diagnosi di cancro alla prostata a basso rischio, che probabilmente rappresentano il 40-50% dei pazienti affetti da carcinoma prostatico di nuova diagnosi.

L’ipertrattamento dei tumori della prostata può comportare incontinenza, disfunzione erettile e altri problemi. ( Xagena2014 )

Fonte: Journal of Clinical Oncology, 2014

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